Il Pcp non passerà. Dopo aver gustato il gelato, avremo esofago e stomaco vellutatissimi. Magnum: che cosa si nasconde sopra gli stecchi più leccati dell'estate?
Magnum Almond
Il Pcp non passerà. Dopo aver gustato il gelato, avremo esofago e stomaco vellutatissimi. Magnum: che cosa si nasconde sopra gli stecchi più leccati dell'estate?
LATTE SCREMATO REIDRATATO
Le aziende che lavorano gelati industriali non fanno stoccaggio di latte fresco e si affidano a quello in polvere. Ecco cosa accade: il latte è privato della sua parte grassa, poi essiccato per ridurlo in polvere e infine reidratato, aggiungendo la stessa quantità di acqua che era stata tolta. Come dire: polvere eri, liquido ri-diventerai.
BURRO DI CACAO
Il grasso estratto dai semi di cacao, dal lievissimo profumo di cioccolato, è di ottima qualità perché molto stabile; contiene antiossidanti naturali che ne impediscono l'irrancidimento. È grazie a lui se la copertura al cioccolato è solida a temperatura ambiente ma si fonde a soli 37° C in bocca.
BURRO CONCENTRATO
È un burro speciale: la sua parte grassa supera il 99,8 per cento, contro l'80-84 per cento di quella del burro commerciale. È detto anche "chiarifi cato". Dato che resiste fi no a 200° C prima di degradarsi (il burro normale lo fa a 130° C), gli chef lo consigliano per friggere. Se in casa non lo avete, potete farlo voi: basta scaldare a bagnomaria, per circa un quarto d'ora, il burro; si formerà della materia bianca (per la maggior parte caseina), che si elimina filtrando con un colino.
E442
Con questa sigla si indicano i fosfatidi di ammonio, sostanze emulsionanti che mantengono ben mescolati i vari ingredienti. Generalmente l'E442 è prodotto partendo dai semi di colza, dai quali si ottiene un olio che va "smontato" tramite reazioni chimiche. Oggi l'olio di colza è allo studio come carburante biodiesel e nel Medioevo serviva alle popolazioni dell'Europa centro-settentrionale per alimentare le lampade a olio. In caso di black-out, non ci pensate neanche: il Magnum è ignifugo.
E476
Il poliglicerolo poliricinolate, ottenuto dai semi della pianta di ricino, è un additivo che permette di mescolare gli ingredienti risparmiando sul prezioso burro di cacao. Inoltre permette di plasmare meglio la copertura al cacao perché diminuisce la viscosità del cioccolato, cosa utile soprattutto quando vi sono intrusioni di pezzi di frutta (in questo caso i pezzi di vera mandorla). Può essere aggiunto ai cosmetici, per la sua virtù di emolliente per la pelle. Vorrà dire che, dopo aver gustato il gelato, avremo esofago e stomaco vellutatissimi.
E412
Indica la farina (o gomma) di guar, un addensante ricavato dai semi della pianta Cyamopsis tetragonoloba, originaria dell'India e del Pakistan. Si può trovare in marmellate, gelatine, yogurt, maionese, ketchup ecc. Il 25 luglio del 2007 la Commissione Europea lanciò l'"allarme E412". Una partita di farina di guar importata da un'azienda elvetica era contaminata dalla diossina e dal pentaclorofenolo (Pcp, un pesticida): proveniva dall'India, che con circa il 90 per cento della produzione (circa 200.000 tonnellate) è il maggior fornitore al mondo. Dopo quell'episodio la Commissione Europea ha introdotto una nuova regola: dal 5 maggio 2008 l'E412 proveniente dall'India deve essere certificato da un rapporto analitico (stilato da laboratori accreditati) che dimostri una contaminazione inferiore di 0,01 mg/kg di pentaclorofenolo. Il Pcp non passerà.
BACCELLI DI VANIGLIA
Sono i frutti dell'orchidea Vanilla planifolia, che producono la famosa spezia. Originaria del Messico, la vaniglia oggi è coltivata soprattutto in Madagascar, Indonesia e Cina. I ricercatori del St George's Hospital di Londra hanno scoperto che potrebbe diventare un farmaco dimagrante: il suo aroma influenza la biochimica del cervello. "Spegne" gli attacchi di fame perché stimola la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore responsabile, fra l'altro, del nostro benessere mentale. Chissà che non basti annusare il gelato alla vaniglia, allora, per essere più rilassati e a nostro agio, come un pisello nel suo baccello (Oliver Hardy docet). l'articolo originale su wired.it
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