“Monica, ma tu ci credi al bosone di Higgs?” mi ha chiesto stamattina un mio caro amico. Già la scelta del termine “credere” rivela la complessità della faccenda. O forse è una misura delle scemenze che hanno scritto oggi i giornali. Andiamo con ordine.
Cos’è il bosone di Higgs
E’ una particella ipotizzata dal fisico inglese Peter Ware Higgs. Lo scienziato è stato fra i primi a proporre una spiegazione su come le particelle (protoni, neutroni, elettroni, ecc.) interagiscono fra loro. In altre parole: perchè fra le particelle esistono delle forze? Per esempio, perché un elettrone e un protone si attraggono? Perché i nuclei stanno insieme? Secondo Higgs le particelle interagiscono fra loro grazie allo scambio di altre particelle, chiamate bosoni di gauge.
L’attuale Modello Standard (è il nome della teoria che racchiude i concetti su come è organizzato lo “zoo delle particelle”) dice che ci sono 3 bosoni di gauge:
i fotoni (siamo nel campo dell’elettromagnetismo, quindi della luce, dell’elettronica, ecc),
i bosoni W e Z (che sono i “portatori” dell’interazione debole, responsabile della fusione dei nuclei dell’idrogeno – con la quale il nostro Sole per esempio brucia energia – e del decadimento nucleare)
i gluoni – responsabile dell’interazione forte (in altre parole tengono insieme il nucleo, cioè “incollano” fra loro i quark che compongono protoni e neutroni)
Questi bosoni di gauge sono dotati di massa. Ma allora, dice la teoria di Higgs, le loro varie masse possono essere spiegate introducendo un altro bosone, quello “finale”, che spiegherebbe perché hanno “proprio” quelle masse.
Un po’ come dire: ogni particella del nostro universo, da quelle che compongono il nostro corpo a quelle che bollono sulle stelle, acquista massa “brucando” bosoni di Higgs, un po’ come una mucca si nutre su un campo d’erba.
Perchè la chiamano “particella di Dio”?
Immaginare Dio che scaglia particelle come Zeus faceva con i fulmini, forse aiuta a visualizzare meglio questo fantastico mondo delle particelle MA qui l’immaginazione supera la fantasia. Innanzitutto questo infausto soprannome arriva da una traduzione errata dall’inglese: God particle significa “particella dio”, intesa come particella che genera tutte le altre. Questi termini erano parte del titolo del libro “God Particle: if the universe is the answer, what is the question?” di Leon Lederman, che in realtà avrebbe voluto il soprannome “goddamn particle“, cioè la particella maledetta, riferendosi a quanto era sfuggente.
Cosa dice il CERN
Il comunicato stampa del Cern invita alla cautela (ne traduco un breve stralcio):
I risultati presentati oggi sono considerati preliminari. Sono basati su dati raccolti nel 2011 e nel 2012 e quelli del 2012 sono ancora in fase di analisi. La pubblicazione delle analisi sono attese per la fine di luglio……..Il prossimo passo è determinare la precisa natura della particella e il suo significato per la nostra comprensione dell’universo…..”
Morale: il bosone nato il 4 luglio dovrà ancora aspettare prima di essere ufficialmente battezzato. Ops, volevo dire individuato. Ma allora perchè tanta fretta? La fisica ha bisogno dei suoi tempi: è come una elegante signora che mai si mostrerebbe in pubblico con un solo bosone fuori posto…A meno che questa signora non sia come quelle dive, che è bene si facciano vedere ogni tanto e abbiano qualcosa di interessante da dire altrimenti…
PS: La scoperta del bosone però non spiegherebbe il mistero della materia oscura. Ma questa è un’altra storia:-)
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