Eh, no che fate? Sbadigliate già all’inizio del post? Fate pure, non mi offendo: aprire la bocca in cerca d’aria non è affatto una reazione di noia, anzi.
Gli studiosi hanno ben 4 teorie che potrebbero spiegare perché sbadigliamo.
Uaaauounn…
Eh, no che fate? Sbadigliate già all’inizio del post? Fate pure, non mi offendo: aprire la bocca in cerca d’aria non è affatto una reazione di noia, anzi.
Gli studiosi hanno ben 4 teorie che potrebbero spiegare perché sbadigliamo.
1) Più ossigeno, meno anidride carbonica? Questo potrebbe spiegare come mai spesso sbadigliamo in gruppo, come quando siamo al cinema, a teatro o su un autobus. Quando siamo in un luogo chiuso, in mezzo a tanta gente, infatti, la CO2 tende a crescere rapidamente e noi sentiamo il bisogno di ossigenarci. Però il neuroscienziato Robert Provine dell’Università del Maryland osserva una cosa interessante: se fosse così, perché non sbadigliamo dopo un intenso esercizio fisico (o dopo uno shopping intenso )? Alcuni test hanno dimostrato che aggiungere ossigeno e diminuire il biossido di carbonio non ha diminuito il numero di sbadigli di un gruppo di persone.
2) Imitiamo gli antenati? Quelli che giravano con la clava forse sbadigliavano per mostrare i denti e intimidire i propri simili. Ma non era il sorriso l'”arma” minacciosa primordiale?
3) Noia? Pare di no: molti atleti prima di una gara sbadigliano e di certo non sono annoiati. E poi lo fanno anche i cani, prima di attaccare.
4) Per raffreddare i neuroni? Alcuni ricercatori azzardano che sbadigliare rinfresca il cervello e quindi ci servirebbe per mantenerci svegli e attenti. Ecco perché quando siamo assonnati tendiamo facilmente allo sbadiglio: è un espediente del cervello per tenerci lontani da Morfeo. Effettivamente l’atto è piuttosto impegnativo: forziamo l’entrata di una maggiore quantità di aria e il cuore può aumentare il battito del 30%.
Per quanto riguarda l’effetto “imitazione” – vedere qualcuno che sbadiglia è contagioso – pare che sia una semplice questione di empatia.
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