Una mia amica mi scrive una mail: L’amico di un mio amico conosce un tipo che al posto della benzina, ha messo l’olio di semi vari e l’auto va da Dio! Tu che ne pensi? Penso che se fosse vero, la città puzzerebbe di fast food. Scherzi a parte, è davvero fattibile? Mi sono documentata.
Una mia amica mi scrive una mail: L’amico di un mio amico conosce un tipo che al posto della benzina, ha messo l’olio di semi vari e l’auto va da Dio! Tu che ne pensi? Penso che se fosse vero, la città puzzerebbe di fast food. Scherzi a parte, cosa c’è di vero? Mi sono documentata. Ho visto su yuotube un video dei famosi Mythbusters dove dimostravano che in una vecchia Mercedes diesel, l’olio usato dopo decine di fritture (lo avevano preso da un ristorante) funzionava perfettamente (previa filtratura dei residui più grossi attraverso un semplice colino da cucina). Allora tutti a fare benzina al supermercato nel reparato Olio? Purtroppo no. Innanzitutto l’olio vegetale (usato o nuovo, da non confondere con il biodiesel) funziona solo nei diesel e non per i motori a benzina. In quest’ultimi serve la “scintilla” per dare il via alla combustione della miscela aria-benzina ma tale scintilla non riuscirebbe a incendiare l’olio vegetale. Inoltre nelle auto moderne i sensori elettronici che misurano il rapporto delle componenti della miscela non permetterebbero all’olio di funzionare. Invece il motore diesel è diverso: basta la forte compressione per iniziare la combustione (se si comprime un fluido dentro a un contenitore rigido, l’energia dello “schiacciamento” si trasforma in energia cinetica delle molecole e se aumenta l’energia cinetica aumenta la temperatura, cioè la miscela si scalda). Ma c’è un altro problema tecnico: l’olio è molto viscoso e quando viene sprato nella camera di combustione, non tutto verrà perfettamente “atomizzato”. Quindi col passar del tempo i residui di olio incombusto tendono a depositarsi e a bloccare il motore. Però se volete cimentarvi, potete trovare in vendita dei kit per modificare il proprio motore diesel per alimentarlo a olio di semi vari ed eventuali senza il problema dei residui. Però c’è anche il problema del costo. Oggi sono andata al supermercato e quello più conveniente al litro era questo:
Un filo meno della benzina. E comunque la mia Smart è a benzina quindi rimango in ostaggio dei petrolieri. Gli americani, che pagano la benzina una sciocchezza rispetto a noi (circa 0,72 euro al litro basandomi sui dati del sito http://www.eia.gov/petroleum/gasdiesel/) stanno facendo incetta di olio usato facendosi amici i gestori dei ristoranti. Leggendo alcuni forum però tutti sono convinti che la pacchia non durerà: i ristoratori fiuteranno il business e presto inizieranno a farsi pagare. Ah dimenticavo: se usate l’olio al posto del diesel, non fatevi beccare, dite che la puzza di fritto che si sente è perché avete mangiato chili di patatine di fritte, che lavorate da McDonald’s e che siete caduto nella friggitrice prima di finire il turno: usare olio vegetale come carburante è contro la legge (decreto legislativo n. 504 del 26 ottobre 1995, art. 40, nel caso aveste intenzione di emulare la Banda Bassotti…)
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