Le lampade a fluorescenza sono state accolte con grande entusiasmo, perché – dicono – sono ecologiche, permettono di risparmiare, ecc….ecc. E ora, per legge, hanno sostituito le vecchie lampadine, così sprecone e fragili.
Non pensate anche voi però che le lampade a fluorescenza abbiano una luce penosa, siano scomode e brutte? Io lo penso. E penso anche che di ecologico abbiano veramente poco dato che contengono mercurio…(continua)
Le lampade a fluorescenza sono state accolte con grande entusiasmo, perché – dicono – sono ecologiche, permettono di risparmiare, ecc….ecc. E ora, per legge, hanno sostituito le vecchie lampadine, così sprecone e fragili. Non pensate anche voi però che le lampade a fluorescenza abbiano una luce penosa, siano scomode e brutte? Io lo penso. E penso anche che di ecologico abbiano veramente poco dato che contengono mercurio…
Come funzionano?
Quando facciamo click sull’interrruttore, si crea un flusso di elettroni all’interno della lampada. Durante il loro movimento attraversano un gas, un mix di mercurio e argon. Gli elettroni in corsa sbattono contro gli atomi di mercurio, in particolare contro i suoi elettroni. Questi “incidentati” acquistano energia dall’urto. Ma questo momento di eccitazione dura poco: gli elettroni del mercurio tornano a un livello di energia normale e durante la “discesa” emettono luce ultravioletta. Questa è invisibile ai nostri occhi e ci vuole un altro passaggio prima di avere luce visibile. Gli ultravioletti colpiscono il rivestimento interno del vetro della lampada. Tale rivestimento è fatto di polvere di fosfòri, sostanze che diventano fluorescenti quando vengono colpite appunto dagli ultravioletti (è lo stesso meccanismo del bucato che piùà bianco non si può: gli ultravioletti colpiscono le polveri con cui vengono addizionati i detersivi e il bucato diventa …accecante). Quando tornano a livelli normali, gli elettroni dei fosfòri emettono luce visibile. In altre parole il mercurio serve per aver luce ultravioletta da trasformare in luce visibile.
Perché hanno sostituito le vecchie lampadine?
Le lampadine che generano luce grazie ai filamenti incandescenti di tungsteno sprecano circa l’90% di energia in calore (non a caso il filamento può raggiungere i 2500 gradi e più) mentre le fluorescenti da 4 a 6 volte più efficienti nel produrre luce a parità di energia consumata (fonte). Ecco perché si può comprare una fluorescente da 15 watt e ottenere la quantità di luce emessa da una vecchia lampadina da 60 watt.
Se si rompono, esce il mercurio?
Sì. Per questo motivo occorrno determinate precauzioni, fra cui:
-non aspirare i frammenti con l’aspirapolvere altrimenti si rischia la contaminaizone dell’intera aspirapolvere.
-raccogliere i detriti indossando i guanti e “spatolando” il pavimento un cartoncino -passare il nastro da pacco sul pavimento per rimuovere anche le particelle più fini
-aprire le finestre per almeno 15 minuti
-tappare le briciole raccolte in un contenitore ermetico e buttare negli appositi bidoni.
Quanto mercurio c’è?
Sul sito della Comunità Europa c’è questa frase: The complete elimination of mercury in compact fluorescent light bulbs is still technically and scientifically impracticable though reductions have been achieved. Significa: “Tecnicamente è impossibile eliminare completamente il mercurio dalle lampade compatte a fluorescenza ma qualche riduzione è stata fatta”. Fino al 2011 ogni lampada in media conteneva 5 mg di mercurio, oggi siamo intoprno ai 3,5 e i tecnici “auspicano” ad arrivare a 2,5 mg. Vi ricordate i vecchi, cari, termometri a mercurio? La quantità di mercurio contenuta era di circa 500 mg cioè 100 volte di più rispetto a una lampada a fluorescenza. Però è curioso: il mercurio è stato eliminato dai termometri ma “rientra” con le lampade. E tutto secondo la legge.
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