Conoscete qualcuno che versa “lacrime di coccodrillo”? Questo modo dire serve per indicare qualcuno che fa finta di provare un dispiacere per qualcosa o qualcuno quando in realtà gli /le frega meno di niente. Io per esempio verso regolarmente fiumi di metaforiche lacrime subito dopo aver sbranato mezza tavoletta di cioccolato: in realtà so benissimo di essere pronta a rifarlo al prossimo dopo pasto. Ma tornando agli animali, i coccodrilli piangono davvero. E lo dimostra questo eccezionale filmato dove una farfalla e un’ape bevono le lacrime del coccodrillo (in foto). In ogni caso la questione è aperta: perché piangono?(continua)
Conoscete qualcuno che versa “lacrime di coccodrillo”? Questo modo dire serve per indicare qualcuno che fa finta di provare un dispiacere per qualcosa o qualcuno quando in realtà gli /le frega meno di niente. Io per esempio verso regolarmente fiumi di metaforiche lacrime subito dopo aver sbranato mezza tavoletta di cioccolato: in realtà so benissimo di essere pronta a rifarlo al prossimo dopo pasto. Ma tornando agli animali, i coccodrilli piangono davvero. E lo dimostra questo eccezionale filmato dove una farfalla e un’ape bevono le lacrime del coccodrillo (in foto). In ogni caso la questione è aperta: perché piangono?
Gli studiosi della University of Florida hanno analizzato il comportamento di quattro caimani e tre alligatori residenti allo zoo della Florida, che sono stati addestrati a cibarsi sulla terra asciutta e non in acqua, come sarebbe naturale per loro ma renderebbe impossibile l’individuazione delle lacrime. Questi animali versano abbondanti lacrime durante il pasto. Ci sono due possibili spiegazioni.
Quando ingurgitano il cibo, emettono sibili e rumori per cui sembra che stiano ansimando. Forse l’aria entra in modo forzato nelle vie respiratorie e quando quest’aria “compressa” è nelle vicinanze delle sacche lacrimali, le schiaccia e provoca la fuoruscita di liquido. Oppure potrebbe essere il movimento meccanico della mandibola a strizzare le lacrime. In ogni caso quelle gocce servono per proteggere e lubrificare gli occhi. E a quanto pare, anche a dissetare piccoli insetti. In Natura non si butta via niente.
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