Come sono le vostre foto di gruppo? Quelle in cui compaio nelle foto di classe sono orrende e per fortuna ero sempre in ultima fila: alle elementari ero la più alta e alle superiori con la mia definitiva altezza di 1,68 ero ancora considerata sopra la media. Naturalmente accadeva sempre che qualcuno venisse con un’espressione strana (la mia, decisamente dissentivo da quella scocciatura in cui sarei apparsa come una babbiona!) o gli occhi chiusi. Per evitare questo spiacevole inconveniente, il fisico Piers Barnes ha elaborato una formula per essere sicuri di beccare lo scatto giusto in cui tutti i partecipanti hanno gli occhi aperti. Ecco qual è il trucco.(continua)
Come sono le vostre foto di gruppo? Quelle in cui compaio nelle foto di classe sono orrende e per fortuna ero sempre in ultima fila: alle elementari ero la più alta e alle superiori con la mia definita altezza di 1,68 ero ancora considerata sopra la media. Naturalmente accadeva sempre che qualcuno venisse con un’espressione strana (la mia, decisamente dissentivo da quella scocciatura in cui sarei apparsa come una babbiona!) o gli occhi chiusi. Per evitare questo spiacevole inconveniente, il fisico Piers Barnes ha elaborato una formula per essere sicuri di beccare lo scatto giusto in cui tutti i partecipanti hanno gli occhi aperti. Ecco qual è il trucco.
La formula tiene conto di diversi fattori: il numero di strizzate d’occhi al secondo, la velocità con cui la macchina fotografica apre e chiude il diaframma, la durata di un singolo battito di ciglia, il numero di partecipanti al gruppo. Tradotto in consiglio semplice per gruppi formati da meno di 20 persone:
-se l’ambiente è ben illuminato (come per esempio una giornata assolata in spiaggia) per avere una alta probabilità che tutti vengano con gli occhi aperti dovete scattare un numero di volte pari al numero dei partecipanti diviso 3. Per esempio se siete in 9, basteranno 3 scatti (9:3 =3)
–se l’ambiente è meno luminoso basta dividere per 2 (con il diaframma aperto una frazione di secondo in più per una migliore esposizione, c’è più tempo per “immortalare” gli occhi chiusi).
Nessuno ha ancora calcolato il numero di scatti necessario affinché tutti appaiano felici in foto: mi sa che non basta una memory card da 2 Gb…
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