Sarà stato il silenzio della casa, avvolta nell’abbraccio discreto della notte. Sarà stata la penombra: la lampada sul mio comodino si sta esaurendo e i suoi raggi sono piuttosto affaticati. O forse è stato un colpo di vento, che come l'alito di una gigantesca creatura ha espirato dentro la mia casa…(continua)
Sarà stato il silenzio della casa, avvolta nell’abbraccio discreto della notte. Sarà stata la penombra: la lampada sul mio comodino si sta esaurendo e i suoi raggi sono piuttosto affaticati. O forse è stato un colpo di vento, che come l'alito di una gigantesca creatura ha espirato dentro la mia casa.
Il fatto è che all’improvviso sono stata assalita da un profumo dolce, intenso, inaspettato. Il mio senso dell’olfatto era allertato, tutti gli altri storditi dalla sorpresa.
L’ho scoperto in camera da letto.
Poi, presa dalla curiosità, ho voluto esplorare le altre stanze. Anche in cucina, in bagno e nello studio e in soggiorno. La mia casa era invasa questo profumo delizioso. Ho ricordato. E’ l’effluvio delle robinie. Qui, tutto intorno a casa mia, le strade sono piene di questi alberi, dove i loro piccoli fiori bianchi scimmiottano i fiori d’arancio, senza ovviamente vantare la stessa allure. E allora mi attacco a internet. Linalolo al 31%, cis–β-ocimene (26.6%), (E)-α-bergamotene (8.9%) e formanilide (7.4%). E’ il frullo di queste molecole, dolcemente sospinte da quelle d'aria, che forma la fragranza delle mie notti d’estate. Ed è l'invicibile Seconda Legge della Termodinamica che spande ovunque questo meraviglioso profumo. Senza incertezze, senza mai ripensarci: le dissolve nei miei polmoni ed escono di nuovo sempre più mescolate, sempre più unite al mio respiro.
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