Aaaaaahhh…. Lo fate anche voi questo verso quando finalmente riuscite a grattare la puntura della malefica zanzara, vero? Ecco, ma perché grattare il ponfo è una soddisfazione così grande? Hanno risposto i ricercatori della Temple University.(continua)
Aaaaaahhh…. Lo fate anche voi questo verso quando finalmente riuscite a grattare la puntura della malefica zanzara, vero? Ecco, ma perché grattare il ponfo è una soddisfazione così grande? Hanno risposto i ricercatori della Temple University.
In pratica il cervello percepisce la grattata come una ricompensa. I ricercatori hanno analizzato il comportamento di 10 persone affette da prurito cronico e 10 persone perfettamente sane. Ebbene il primo gruppo ha dimostrato una risposta molto intensa all’atto di grattarsi, come se fosse una vera e propria dipendenza. Gli studiosi non si sono stupiti: le aree del cervello che si accendono quando insistiamo nel passare le unghie sulla puntura di zanzara per trovare sollievo, sono le stesse che si accendono in risposta alla soddisfazione e alla ricompensa.
E ancora: perché ci grattiamo? Pare che sia un comportamento geneticamente programmato: grattarsi significa allontanare l'eventuale "bestiolina" che ci sta causando il prurito. Peccato che le zanzare abbiano imparato a essere delicatissime e quando ce ne accorgiamo è sempre troppo tardi (iniettano una sostanza pruriginosa che serve a fluidificare il nostro sangue in modo da succhiarlo meglio e più in fretta).
Occhio però a indugiare in questio piccolo piacere: la pelle si irrita facilmente e nei casi più gravi rimane anche la cicatrice.
Per spegnere il prurito gli esperti indicano questi rimedi naturali:
Pomata all’arnica
Pomata alla calendula
Una goccia di miele, soprattutto se c’è un piccolo taglietto, dato che il miele contiene sostanze antibiotiche
Se la pelle è molto irritata: prendete una tazzina di fiocchi di farina d’avena e un ¼ di tazzina di bicarbonato di sodio. Chiudete il tutto in un sacchettino di cotone e immergete in acqua calda. Immergete la parte irritata in quella stessa acqua, per 20 minuti.
Olio di tamanu: è ricavato dai frutti di una pianta (Calophyllum inophyllum) originario del Sud Pacifico e ha grandi proprietà anti-prurito e cicatrizzanti. Ne basta una goccia sul ponfo.
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