1 orsetti gommosi, alcune liquerizie gommose, marshmallows: contengono gelatina. Sotto questo termine si nascondono gli scarti di lavorazione di maiali e buoi (ossa, legamenti, pelle) per ottenere una sostanza gelatinosa che conferisce la consistenza gommosa alle caramelle. Se non è l’ingrediente principale ed è stata aggiunta come additivo, possiamo trovarla in etichetta con la sigla E441..(continua)
1 orsetti gommosi, alcune liquerizie gommose, marshmallows: contengono gelatina. Sotto questo termine si nascondono gli scarti di lavorazione di maiali e buoi (ossa, legamenti, pelle) per ottenere una sostanza gelatinosa che conferisce la consistenza gommosa alle caramelle. Se non è l’ingrediente principale ed è stata aggiunta come additivo, possiamo trovarla in etichetta con la sigla E441.
2 Parmigiano Reggiano, Pecorino e tanti altri formaggi: contengono caglio. Questa sostanza è estratta dallo stomaco di vitelli, ovicaprini lattanti o dal maiale. Esiste anche il caglio vegetale e di origine microbica ma attualmente pochissimi formaggi sono realizzati con queste alternative. Anche la scritta “caglio naturale” sottintende il caglio di origine animale. Invece la ricotta e alcuni formaggi freschi spalmabili non contengono caglio.
3 Birra e vino: quest’anno la Guinness ha annunciato che sarebbe diventata vegetariana mentre sugli scaffali di supermercati esistono i “vini vegani”. Perché? Per la filtrazione delle birre e dei vini si usa infatti la “colla di pesce”, ricavata dalla vescica natatoria dei pesci.
4 Piadina: molte marche contengono strutto, il grasso ottenuto dal maiale. L’alternativa è quella con olio d’oliva.
5 Alimenti fortificati con omega3, come uova, latte, ecc: gli omega 3, grassi che sembrano avere un’azione protettiva sul cuore, provengono dal pesce.
6 Alcuni prodotti da forno: contengono L-cisteina: si trova in alcuni pani, prodotti da forno e farine come additivo (E920) perché stabilizza la struttura degli alimenti che devono lievitare. Deriva da peli e piume ma anche da capelli.
7 Gelati confezionati e tanti altri prodotti industriali: contengono mono-e digliceridi degli acidi grassi: presenti in etichetta anche con la sigla E471, sono grassi a cui è stata tolta una parte di molecola rispetto ai trigliceridi e serve per mantenere ben mescolati gli ingredienti di un prodotto. La loro origine è generalmente animale: alcune aziende specificano in etichetta se l’origine è vegetale.
Lascia un commento