La puntata di Report di ieri sera non mi ha stupita. Alcune cose me le aveva già spiegate la mia vet, altre si possono leggere sui siti di alcuni veterinari americani. Io vivo con i gatti da 35 anni. Quando quindici anni fa mi trasferii in Brianza, con Chicco e Fluffy, andai dalla “nuova” veterinaria con tante domande fra cui questa: “Quali sono i croccantini migliori?”. Lei con un’onestà disarmante mi rispose “Monica, non esistono croccantini migliori. Se vuoi far vivere a lungo il tuo gatto, dovresti cucinare tu, pollo bollito, qualche piccolo pezzetto di verdura, pesce bollito, e occhio ai grassi e alla taurina”. Era circa il 2000. Non avevo ancora imparato a leggere le etichette e i miei gatti mangiavano umido cucinato da me, scatolette, croccantini. Col tempo sono emerse nuove ricerche e anche io finalmente ho aperto gli occhi. (continua)
La puntata di Report di ieri sera non mi ha stupita. Alcune cose me le aveva già spiegate la mia vet, altre si possono leggere sui siti di alcuni veterinari americani.
Io vivo con i gatti da 35 anni. Quando quindici anni fa mi trasferii in Brianza, con Chicco e Fluffy, andai dalla “nuova” veterinaria con tante domande fra cui questa: “Quali sono i croccantini migliori?”. Lei con un’onestà disarmante mi rispose “Monica, non esistono croccantini migliori. Se vuoi far vivere a lungo il tuo gatto, dovresti cucinare tu, pollo bollito, qualche piccolo pezzetto di verdura, pesce bollito, e occhio ai grassi e alla taurina”. Era circa il 2000. Non avevo ancora imparato a leggere le etichette e i miei gatti mangiavano umido cucinato da me, scatolette, croccantini.
Col tempo sono emerse nuove ricerche e anche io finalmente ho aperto gli occhi. Perché una dieta ricca di croccantini è pessima per i gatti?
E’ semplice: perché sono secchi e contengono ingredienti pessimi. Il gatto è un animale di origine desertica. Trae i liquidi di cui ha bisogno dal sangue e dall’acqua presente nel corpo delle prede. Non è abituato a bere perché è nato in un luogo dove l’acqua scarseggia: non ha il senso della sete (un po’ come accade agli anziani umani) perché il suo corpo si è evoluto per farne a meno, a patto di nutrirsi con prede “fresche” ovviamente. Il croccantino contiene l’1-2% di umidità, il gatto non beve o beve troppo poco e non riesce a compensare questa mancanza di acqua. I danni sono nell’immediato e nel lungo termine e vanno dalla formazione di cristalli urinari all’insufficienza renale.
Attenzione anche all’acqua che mettiamo a disposizione: non deve essere del rubinetto, troppo “pesante”, meglio l’acqua di bottiglia a basso residuo fisso. Sì i mici adorano bere l’acqua da un rubinetto lasciato aperto ma lo fanno perché ricorda loro il ruscello con l’acqua che scorre.
A proposito di problemi renali, sul mercato esistono croccantini per l’insufficienza renale (Renal, k/d, ecc…) e anche io li davo alla Fluffy: però le causavano problemi di intestino e ho dovuto eliminarli… per fortuna. Ecco cosa scrive la dottoressa veterinaria Lisa Pierson del sito catinfo.org (ve lo consiglio, è ricchissimo di informazioni): Devo dire che trovo veramente sorprendente sentir parlare i colleghi della grande quantità di gatti a cui somministrano liquidi sottocutanei mentre viene mantenuta una dieta di crocchette. Questa è una pratica estremamente illogica e malsana e ogni tentativo dovrebbe invece essere fatto per garantire una dieta ad alto contenuto di acqua…. I primi 4 ingredienti delle crocchette per problemi renali sono Riso, farina di glutine di mais, grasso di maiale (conservato con tocoferoli e acido citrico),farina di sottoprodotti di pollo. Il proposito di queste diete è quello di ridurre le proteine, cosa che certamente fanno. Tuttavia, non ci sono studi che dimostrino che ridurre le proteine a tali livelli serva a prevenire ulteriori deterioramenti della funzionalità renale.
Leggete gli ingredienti sulle etichette: mais, glutine, farina di mais e cereali. Sono ingredienti pessimi e nei croccantini abbondano. Sono pessimi perché i gatti non hanno enzimi in quantità sufficiente per smontare i carboidrati (come fa invece il nostro organismo). Per questo i carboidrati sono immagazzinati subito come grasso. E il grasso affatica il sistema cardiocircolatorio. Le farine servono per fare volume, per dare “corpo” al prodotto, niente altro. Non fatevi ingannare dalla scritta “No Grain” di una celebre marca perché è vero che non contiene cereali ma patate e altri carboidrati sì. Quindi è una presa in giro.
In altre parole: il croccantino non può essere un cibo unico per i gatti. E’ solo frutto del marketing. Che sfrutta la nostra pigrizia (quanto è comodo aprire il sacchetto e versare nella ciotola?) e la nostra errata idea che i gatti abbiano bisogno di mais, piselli, ananas, riso integrale… tutte cose che il gatto non mangerebbe mai in Natura. Tutte cose che fanno bene a noi ma noi dobbiamo smetterla di pensare che quello che fa bene a noi farà bene anche al nostro gatto! E’ un po’ come quando eravamo piccoli e la mamma ci copriva con sciarpa e cappello perché lei aveva freddo.
I croccantini andrebbero ridotti al minimo (io ne uso ogni tanto 5 o 6 pezzetti nel gioco di activity per far muovere i miei gatti).
Se il micio mangia solo croccantini, provare con tanta pazienza a cambiare dieta per introdurre l’umido, sempre chiedendo al vostro vet. Vi auguro a questo proposito di trovare un veterinario onesto che vi sappia consigliare, come è successo a me. E consultatelo sempre, per ogni cambiamento nella dieta del vostro micio e per ogni cambiamento di comportamento. E se non vi convince, cambiate medico.
Fonti
catinfo.org/
http://healthypets.mercola.com/sites/healthypets/archive/2012/02/17/dry-food-wrong-for-cats.aspx
Perché i gatti si fanno di erba e noi siamo pazzi di loro (De Vecchi)
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