Amo amo amo il pandoro. Sentite come è musicale il nome: pandoro, sa di favola luccicante, sa di tesoro nascosto pronto per essere scoperto, sa di… magia da mangiare.
Non mi è mai piaciuto il panettone: quand’ero piccola i canditi mi provocavano degli sgradevoli brividi che partivano dalla bocca e arrivavano alla punta dei piedi.
E allora dato che trovare un dolce industriale fatto bene è diventato un miraggio dato che Mamma Industria Alimentare ha sostituito praticamente ovunque il profumato burro con il super-economico olio di palma, prima di acquistarlo ho letto un po’ di etichette.
Diciamo che possiamo stare quasi tranquilli: non ho visto l’olio di palma, in qualche prodotto un po’ pasticciato (con la crema al limone, al cioccolato, alla panna, ecc), ho visto il pessimo sciroppo di glucosio-fruttosio ma il pandoro classico almeno quest’anno è salvo! Però ho scoperto un’altra cosa molto interessante per i vegetariani come me.(continua)
Amo amo amo il pandoro. Sentite come è musicale il nome: pandoro, sa di favola luccicante, sa di tesoro nascosto pronto per essere scoperto, sa di… magia da mangiare.
Non mi è mai piaciuto il panettone: quand’ero piccola i canditi mi provocavano degli sgradevoli brividi che partivano dalla bocca e arrivavano alla punta dei piedi.
E allora dato che trovare un dolce industriale fatto bene è diventato un miraggio dato che Mamma Industria Alimentare ha sostituito praticamente ovunque il profumato burro con il super-economico olio di palma, prima di acquistarlo ho letto un po’ di etichette.
Diciamo che possiamo stare quasi tranquilli: non ho visto l’olio di palma, in qualche prodotto un po’ pasticciato (con la crema al limone, al cioccolato, alla panna, ecc), ho visto il pessimo sciroppo di glucosio-fruttosio ma il pandoro classico almeno quest’anno è salvo! Però ho scoperto un’altra cosa molto interessante per i vegetariani come me.
Ecco la lista degli ingredienti del pandoro Bauli:
Farina di grano tenero tipo “0”, zucchero, uova fresche, burro, lievito naturale (glutine), emulsionanti: mono- e digliceridi degli acidi grassi, latte scremato in polvere, sale, burro di cacao, aromi.
I mono e digliceridi degli acidi grassi sono emulsionanti, cioè servono per mantenere uniti gli ingredienti grassi a quelli acquosi, rendendo così l’impasto liscio, uniforme e stabile nel tempo.
Di cosa sono fatte queste molecole “unificanti”? Sono dei grassi (trigliceridi) a cui è stato “spezzato un braccino”, cioè delle molecole a cui manca un pezzo. Così menomate, le molecole passano da essere trigliceridi (con 3 braccine) a mono (1 braccino) e digliceridi (2 braccine) e acquistano la capacità di attirare sia i grassi che le sostanze acquose, che notoriamente non si mescolano tra loro. Bene, questi emulsionanti possono essere di origine animale o vegetale.
Essendo vegetariana sono molto attenta a questo particolare: non mi va di ingurgitare roba di origine animale. Ebbene, nonostante la formulazione del Bauli e del Maina sia essenzialmente la stessa (il Maina ha un pizzico di fruttosio che Bauli non ha) ho scelto il pandoro dell’azienda di Fossano (Cuneo) perché sull’etichetta il produttore ha specificato che gli emulsionanti sono di origine vegetale. Poi sono andata sul sito della Bauli e ho scoperto che anche i loro mono- e digliceridi degli acidi grassi sono di origine vegetale. Peccato non l’abbiano specificato in etichetta.
PS: Chi è il genio che ha inventato la confezione del pandoro Bauli? Adoro quel tono di lilla.
Lascia un commento