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Perchè i capelli bagnati sono più scuri (e quindi bisogna aspettare che siano asciutti prima di lamentarsi con la colorist)? E come mai l'effetto ascella pezzata è inevitabile a meno di non mettere un piccolo "pad" assorbente? Un aspetto della Fisica che mi incanta da sempre è che con un unico concetto si possono spiegare fenomeni apparentemente diversissimi fra loro. Ecco tre esempi che riguardano: capelli, abiti e carta….(continua)

gattosilverPerchè i capelli bagnati sono più scuri (e quindi bisogna aspettare che siano asciutti prima di lamentarsi con la colorist)? E come mai l'effetto ascella pezzata è inevitabile a meno di non mettere un piccolo "pad" assorbente? Un aspetto della Fisica che mi incanta da sempre è che con un unico concetto si possono spiegare fenomeni apparentemente diversissimi fra loro. Ecco tre esempi che riguardano: capelli, abiti e carta.

1) Avete mai mangiato qualcosa di unto leggendo un libro? Non so, per esempio una buonissima focaccia di Recco. Se col polpastrello poi toccate una pagina, la carta diverrà traslucida, quasi trasparente. Perché?

2) Ragazze che vi fate le meches chiare come me, prima di fare le smorfie di perplessità davanti allo specchio, aspettate che la parrucchiera vi asciughi i capelli. Quando vado a “ritoccarmi” il colore dalla mia amica e hair stylist Michela, infatti, trattengo il fiato fino al momento dell’asciugatura: quando sono bagnati infatti i capelli non sono affatto chiari! Perché?

3) Avete presente l’effetto ascella pezzata? Per evitarlo d’estate indosso solo tshirt nere o bianche perché qualunque altro colore fa subito macchia, una cosa veramente antiestetica. Perché?

Carta unta, capelli bagnati e ascella pezzata (ma anche biscotti inzuppati, spiagge lambite dalle onde, ecc) si spiegano considerando due cose: 1) diversi materiali riflettono diverse quantità di luce. Per esempio, uno specchio riflette più di un tavolo di legno. 2) c’è il fenomeno della rifrazione, cioè il “cambiamento di rotta” che fanno i raggi di luce quando passano da un materiale a un altro (dall’aria all’acqua e poi di nuovo all’aria, dal biscotto al latte, ecc). L’esempio più celebre è l’illusione di vedere un cucchiaino spezzato immerso in un bicchiere d’acqua.bicchiere

 

Nel caso dei capelli bagnati passa dalla cheratina all’acqua all’aria. I capelli asciutti sono come degli specchietti che riflettono in ogni direzione la luce che li illumina. Parte di questa luce è riflessa verso l’interno ma moltissima è riflessa verso l’esterno quindi i capelli appaiono luminosi. Quando sono bagnati, l’acqua prende il posto dell’aria, i capelli si compattano e quindi diminuisce il numero di capelli che possono riflettere la luce. E soprattutto dato che la presenza dell’acqua “piega” i raggi di luce, aumenta la probabilità che i raggi vengano deviati verso l’interno, così i capelli appaiono più scuri.

Analogamente per l’effetto ascella pezzata: le fibre bagnate dal sudore si compattano, il sudore è composto soprattutto da acqua, che piega parte della luce verso l’interno, facendo apparire il tessuto bagnato più scuro rispetto a quello asciutto.

E la carta unta che diventa quasi trasparente (traslucida)? Le fibre che compongono la carta riflettono la luce in ogni direzione: il risultato è che la carta appare bianca. La stessa cosa accade per la neve: appare bianca perché contiene aria e i cristalli di cui è composta riflettono la luce in ogni direzione. Quando la goccia di olio penetra nella carta, prende il posto dell’aria. L’olio ha una capacità di deviare la luce simile a quella delle fibre di carta: quindi quando la luce attraversa la carta non viene più deviata in ogni direzione ma la attraversa quasi indisturbata la carta macchiata di unto, che così appare traslucida.