Cosa c’è dentro a questi “cornetti” di mais al formaggio? Ho letto l’etichetta e ho scoperto cose interessanti che mi hanno fatto decidere se comprarle o no.
Ingredienti: farina di mais (68%) olio vegetale (palma) formaggio fuso in polvere (4%) (formaggio 49%, siero di latte in polvere, burro, sali di fusione: citrati di sodio) siero di latte in polvere aromi (lattosio) sale esaltatori di sapidità (glutammato monosodico, ribonucleotidi di sodio) estratto di lievito proteine del siero del latte antiagglomerante (carbonato di magnesio) colorante: estratto di paprika.
Vediamo gli ingredienti più curiosi:
L’olio di palma poteva mancare? Spicca come secondo ingrediente (chissà cosa c’era al suo posto quando mangiavo i Dixi da piccola…) e subito dopo troviamo il formaggio fuso in polvere che contiene sali di fusione, che altro non sono che i famigerati polifosfati: dato che impediscono l’assorbimento del calcio, non godono di una buona fama. Non a caso SENZA POLIFOSFATI! è una delle indicazioni messe in evidenza dalle etichette di alcuni prosciutti cotti confezionati. Interessante la presenza dei ribonucleotidi di sodio: cosa si nasconde dietro questo termine così tecnico? Innanzitutto servono per dare un tocco di sapore umami, che si aggiunge ai classici salato, dolce, aspro, amaro. Si usano in combinazione con il glutammato perché il mix è più “incisivo” rispetto all’uso di un solo esaltatore di sapidità. Ma cosa sono e da dove si ottengono? Provengono dallo “smontaggio” di una molecola chiamata acido ribonucleico (RNA) dei lieviti oppure per fermentazione da parte di alcuni batteri. Una curiosità: l’RNA è fondamentale anche nella biologia degli esseri umani: serve alla duplicazione di quel “manuale d’istruzioni per fare un essere umano” che è il DNA. L’antiagglomerante carbonato di magnesio serve per impedire la formazione di grumi negli impasti cremosi (infatti questi snack sono degli estrusi, cioè un impasto che esce da una macchina e che da loro la forma, un po’ come fa la sac à poche di un pasticciere). E’ una polvere bianca che, se siete appassionati di sport, avrete già visto o usato: la usano gli atleti per asciugare il sudore delle mani prima della performance. Bene la scelta del colorante vegetale estratto dalla paprika. Alla fine non le ho comprate.
Per saperne di più sul cibo industriale, il mio libro: Cosa c’è nel mio cibo (Giunti)
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