Una rana, grazie all’appiccicosità della propria saliva, potrebbe sollevare una preda che è 1,4 il suo peso: da dove arriva tutta questa forza? Lo ha scoperto la squadra di scienziati guidata dalla ricercatrice di biomeccanica Alexis Noel del Georgia Institute of Technology: la saliva delle rane è un fluido non-newtoniano, cioè una sostanza che si comporta da liquido o da solido a seconda delle condizioni in cui si trova.
Tali fludi sono molto comuni nella nostra vita:gli shampoo, il ketchup, il mascara, ecc.
Ebbene, quando la lingua della rana colpisce la preda, la saliva diventa più fluida in modo da penetrare meglio nelle microfessure della pelle della preda stessa. Non appena la rana ritrae la lingua, allora la saliva diventa quasi solida, rendendo praticamente impossibile che la preda riesca a liberarsi. Non appena la rana infila la preda in bocca, i tessuti della lingua si allungano come una molla, la saliva ritorna liquida e … gli occhi della rana si infossano per spingere la preda in gola (qui il video).
Naturalmente questi studi potranno dare il via a studi specifici per ottenere nuovi adesivi o dispositivi di presa per i robot. Gli autori dello studio sono stati aiutati dalla Amphibian Foundation, un’associazione di scienziati che aiuta a difendere questi animali dall’estinzione, una fine ignobile che il 40% delle specie rischia di fare (ph credits: Georgia Institute of Technology).
Fonti:
http://blogs.discovermagazine.com/crux/2017/02/01/frog-tongue-sticky/#.WKHNchCIcdI
http://www.npr.org/sections/thetwo-way/2017/01/31/512622260/to-catch-prey-frogs-turn-to-sticky-spit
http://www.amphibianfoundation.org/
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