Quali sono le situazioni che vi rendono confusi?
Io rimango basita, anzi pietrificata, quando alcune persone che mi chiedono “Ma è vero che i gatti neri portano sfiga?”. Vorrei rispondere che la vera porta-sfiga è l’ignoranza, che lasciare il cervello in stato di quiete in modo che siano sempre gli altri a muoverlo a seconda degli interessi in gioco è la vera sfiga ma… dato che la vita è breve, non mi sembra il caso di sprecare ossigeno e aumentare l’entropia dell’Universo cercando di “convincere” l’interlocutore.
Anche perché ritengo che un minimo di cervello sia necessario per interagire: se uno ”sospetta” che i gatti neri possano portare sfortuna, significa che la materia cerebrale è ormai inerte. Amen, rip.
Invece è molto divertente far andare in palla in modo deliberato il proprio cervello! Come? Con l’effetto Stroop. L’effetto si riferisce al ritardo con cui il cervello elabora semplicissime informazioni, come per esempio “leggere” i colori.(continua)
Quali sono le situazioni che vi rendono confusi? Io rimango basita, direi pietrificata, quando alcune persone che mi chiedono “Ma è vero che i gatti neri portano sfiga?”.
Vorrei rispondere che la vera porta-sfiga è l’ignoranza, che lasciare il cervello in stato di quiete in modo che siano sempre gli altri a muoverlo a seconda degli interessi in gioco è la vera sfiga ma… dato che la vita è breve, non mi sembra il caso di sprecare ossigeno e aumentare l’entropia dell’Universo cercando di “convincere” l’interlocutore. Anche perché ritengo che un minimo di cervello sia necessario per interagire: se uno ”sospetta” che i gatti neri possano portare sfortuna, significa che la materia cerebrale è ormai inerte. Amen, rip.
Invece è molto divertente far andare in palla in modo deliberato il proprio cervello! Come? Con l’effetto Stroop. L’effetto si riferisce al ritardo con cui il cervello elabora semplicissime informazioni, come per esempio “leggere” i colori.
Provate a leggere ad alta voce i colori che vedete nell'immagine qui sotto: non leggete la parola ma enunciate il colore di cui è fatta la parola stessa:
Noterete che quando colore e termine coincidono, il cervello rapidamente elabora l’informazione e non facciamo fatica a enunciare ma quando colore e parola non coincidono, è come se gli “ingranaggi” del cervello facessero fatica a girare e noi pronunciamo ad alta voce il colore con un leggero ritardo.
John Ridley Stroop pubblicò un articolo scientifico su questo fenomeno nel 1935 e da allora lo Stroop test è ancora usato per indagini cliniche della sfera psicologica, per indagare eventuali demenze, deficit cognitivi, ecc.
Perché il cervello rallenta?
Ci sono due possibili spiegazioni: 1) le parole arrivano al cervello prima della sensazione di colore, da qui il ritardo 2) l’interferenza avviene perché nominare i colori ad alta voce richiede più tempo che leggere delle parole.
Se volete cimentarvi nel test di Stroop “spaziale” ecco un link (in inglese) https://faculty.washington.edu/chudler/java/readyd.html
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