Il mio post sulla spiegazione di cosa sono le onde gravitazionali ha suscitato tantissimi complimenti ma anche qualche critica: mi hanno detto di aver semplificato troppo, che il mio post è più gossip che scienza, ecc..(continua)
Il mio post sulla spiegazione di cosa sono le onde gravitazionali ha suscitato tantissimi complimenti ma anche qualche critica: mi hanno detto di aver semplificato troppo, che il mio post è più gossip che scienza, ecc.. Mi sembra quindi una buona occasione per parlare di… come parlare di scienza.
Il fatto è che non voglio scrivere testi incomprensibili per chi non ha studiato.
Io voglio raccontare la Fisica perché la Fisica è meravigliosa e tutto quello che ci circonda è Fisica: dallo spermatozoo che penetra l’ovulo fino al nostro ultimo respiro, tutto è Fisica.
Io voglio catturare l’attenzione delle persone (tantissime!) che ne subiscono il fascino ma che – per tanti motivi – non hanno avuto l’occasione per studiarla oppure l’hanno studiata ma non l’hanno capita, ecc…
Mi impegno non per brillare davanti agli occhi di un professore universitario ma agli occhi di chi la Fisica la vede come una cosa inaccessibile: un commento pieno di entusiasmo da un “profano”, per me è un regalo bellissimo.
La divulgazione scientifica dovrebbe stimolare la curiosità, profumare di fascino attraverso parole accattivanti in modo da indurre il lettore ad approfondire, se lo desidera, l’argomento. Come dico sempre quando vado alle conferenze, la Fisica è troppo bella per rimanere chiusa nei libri universitari, troppo interessante per farne un argomento da spacciare in segreto solo ed esclusivamente fra esperti. Ecco perché ho scelto di raccontare le onde gravitazionali con un ippopotamo, ecco perché cerco sempre di semplificare. Ma rendere le cose “semplici” non vuol dire banalizzarle o renderle sbagliate. Significa, secondo me, andare a cogliere l’aspetto curioso e raccontarlo con semplicità. Se dicessi che una rosa rossa è tale perché ci sono degli omini microscopici che la tinteggiano di rosso, allora sì, sarebbe sbagliato. Ma se dico che è rossa perché la materia di cui è fatta è come una spugna un po' particolare che assorbe tutti i colori (perché la luce del sole è fatta di tanti colori) tranne il rosso, forse mi faccio capire un po’ di più.
Per quanto riguarda il mio post sulle onde gravitazionali è ovvio che un pianeta non è un ippopotamo e lo spaziotempo non è un materasso ma se scrivo che un ippopotamo seduto su un letto deforma il materasso un po’ come un pianeta fa con il tessuto dello spaziotempo, induco nel cervello di chi legge un’immagine che a sua volta richiama un concetto (la deformazione di un peso appoggiato su qualcosa di più morbido) che rappresenta qualcosa di simile a ciò che avviene in realtà. E questo mi basta. Non devo perdermi in particolari tecnici, precisioni raffinate e formule complesse: non servirebbe per stimolare la meraviglia nel mio lettore. Attenzione: con queste ultime parole non intendo dire che la Fisica è difficile e quindi accessibile solo a menti eccelse. E infatti ecco un altro punto interessante: la Fisica è difficile?
No, ma la Fisica è come una bella donna viziata e un po’ diva: vuole su di sè ogni istante della nostra attenzione. Per questo motivo quando si leggono argomenti di scienza, non si può lasciar andare la mente a vagare su cosa prepareremo per cena.
Ma io la Fisica non la capisco, mi dicono in molti. Calma: riflettiamoci un attimo. Non capisci certe idee e concetti perché ti mancano le basi? Allora non è che “non capisci”, ti manca un pezzo di informazione, ti mancano le… puntate precedenti. Oppure non la capisci perché te l’hanno sempre spiegata male? Se voglio sapere come mai una rosa è rossa e un fisico mi dice: “Perché la frequenza della luce riflessa dai petali è rossa mentre tutte le altre frequenze sono assorbite” è ovvio che dà per scontato che io sappia cosa è una frequenza, che io sappia che la luce è un’onda elettromagnetica e un sacco di altre cose quindi non sta facendo divulgazione! Certo, la spiegazione è corretta ma se non la capisco, a cosa serve? Penserò che la Fisica è difficile e mi allontanerò da essa sempre più, perdendomi un universo di cose meravigliose e non solo.
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