Ho diverse amiche ossessionate con la “pasta madre”. La trattano come un animale domestico, prendendosene cura amorevolmente e facendo ben attenzione a mantenerla “viva” (ho il sospetto che ci parlino anche…). Ma che cos’è questo “blob vivo”,(continua)
Ho diverse amiche ossessionate con la “pasta madre”. La trattano come un animale domestico, prendendosene cura amorevolmente e facendo ben attenzione a mantenerla “viva” (ho il sospetto che ci parlino anche…). Ma che cos’è questo “blob vivo”, che rende pane e focaccia molto, molto più buone dei soliti impasti di base? Una buona spiegazione si trova nel nuovo libro “La pizza la microscopio – Storia, fisica e chimica di uno dei piatti più amati e diffusi al mondo “ (Gribaudo, 14,90 euro, 160 pag).
Gli autori Walter Caputo, laureato in economia e scienze statistiche, e Luigina Pugno, psicoterapeuta cognitivista e sessuologa, hanno raccolto moltissime informazioni sul mondo delle farine, degli olii, dei pomodori e naturalmente spiegano come fare in casa una buona pizza napoletana, quali sono le caratteristiche che dovete osservare per riconoscerne una realizzata davvero bene e cosa farne degli avanzi (avanzi? Con me è impossibile!).
Alla fine del libro c’è un test per verificare quanto ne sapete di “sicurezza alimentare”. E per concludere una curiosità: da brava italiana pensavo che esistesse un solo tipo di pizza (napoletana… che altro?) e invece si annoverano anche la californiana, la greca, la siciliana, la new yorkese…
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