Io detesto fare i pacchetti-regalo. La carta, non appena mi appresto a piegarla, mi si rompe in prossimità dello spigolo della scatola. Il nastro adesivo, prima di arrivare alla carta, mi si appiccica al dito indice (maledette forze di Van der Waals!). E poi il nastro: non sempre al primo tentativo mi vengono delle belle “molle”. A proposito, sentite cosa combinano i fisici con…i cetrioli.
Pacchetti regalo, cetrioli e vaniglia
Io detesto fare i pacchetti-regalo. La carta, non appena mi appresto a piegarla, mi si rompe in prossimità dello spigolo della scatola. Il nastro adesivo, prima di arrivare alla carta, mi si appiccica al dito indice (maledette forze di Van der Waals!). E poi il nastro: non sempre al primo tentativo mi vengono delle belle “molle”. A proposito, sentite cosa combinano i fisici con…i cetrioli.
Ebbene sì, esiste una fisica del cetriolo. Se ci stupisce, il motivo è semplice: acquistiamo la verdura al supermercato, dove ormai le foglie sono state eliminate, o meglio nel caso del cetriolo è stato tolto il viticcio, quella bellissima spirale verde che vedete in foto. I ricercatori di Harvard lo hanno studiato. Come succede per l’uva, i piselli e altre piante, questi “tentacoli” servono per arrampicarsi verso il sole e rimanere saldamente agganciate a pali o alberi. Curiosamente un viticcio di cetriolo cresce dritto, fino a quando non trova qualcosa a cui appigliarsi. A quel punto, inizia a formare la spirale: inizia arrotolandosi verso destra e poi vira a sinistra. Il punto in cui avviene l’inversione, si chiama “perversione”, un termine di sapore vittoriano e sinonimo di “innaturale”, usato da Darwin che già aveva notato questa peculiarità. Nella foto si vede: è quel breve tratto non ritorto.
E qui arriva il mistero. Avete presente il vecchio filo del telefono? Anche quello ha un punto di inversione: per questo tirandolo tende ad appiattirsi. Invece la cosa inaspettata è che tirando un viticcio del cetriolo, non c’è alcuna “stiratura”, anzi, aumentano le spire di questa “molla vegetale”! (Qui il video che lo dimostra)
Gli scienziati ritengono che questo avvenga grazie a uno stato interno di cellule particolarmente ricco di lignina, una sostanza che permette alle cellule di assorbire i nutrienti, l’acqua e liberarsi degli scarti (dalla lignina si ricava la vanillina, la polverina che dà l’aroma di vaniglia). La lignina si comporta come una specie di colla, che conferisce rigidità alle pareti cellulari e tiene unite le microfibrille di cellulosa, le strutture di sostegno che nelle cellule funzionano un po’ come le barre d’acciaio per il cemento armato. Quando si “tira” il viticcio, le contrazioni interne delle microfibrille favoriscono la formazione di ulteriori spire. Questi studi serviranno per ottenere materiali migliori, soprattutto quelli sottoposti a stress e arrotolamenti (fili del telefono e del computer compresi!).
Adesso però mi è rimasta la curiosità di provare. Problemi: 1) dove trovo un filo del telefono, dato che ormai i cordless sono ovunque? 2) E soprattutto il viticcio di cetriolo, dove lo cerco?
Lascia un commento