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Ho sempre studiato fisica su libri scritti in inglese, seguendo il prezioso consiglio di un mio professore universitario. Aveva ragione: una lingua così semplice costringe chi scrive ad esprimere i concetti, anche i più complessi, in modo altrettanto semplice.

(continua)

Quanto sei cool?

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Ho sempre studiato fisica su libri scritti in inglese, seguendo il prezioso consiglio di un mio professore universitario. Aveva ragione: una lingua così semplice costringe chi scrive ad esprimere i concetti, anche i più complessi, in modo altrettanto semplice.

Mi è venuta in mente questa cosa perché ho appena letto una notizia cusiosa: alcuni sociologi della University of Rochester Medical Center di New York hanno cercato di scoprire che cosa le persone intendono quando giudicano “cool” una persona. In italiano suona come “fico”: capite che la traduzione è penosa, degna dei dorati (?) anni Ottanta di Jerry Calà.

Traduzioni a parte, ecco cosa è emeerso dal loro studio intitolato “Coolness: An Empirical investigation” (Figaggine: un’indagine empirica). Dopo aver intervistato 508 persone, di età compresa fra i 15 e i 56 anni, hanno dedotto che nessuno sa esattamente come definire la coolness e che i sinonimi potevano essere “popolare”, “calmo”, “sicuro”. Quindi, hanno concluso i ricercatori, la coolness ha due aspetti: da una parte sono cool le persone che emanano un’aura positiva, con cui è facile stare a contatto, sono le persone rassicuranti, accoglienti . Gli altri invece sono quelli dal fascino “contro”: sono i ribelli, gli ironici, i disillusi e un po’ ruvidi, che non si fanno incantare.

In altre parole, ancora una volta ritroviamo la sfida tra angeli e demoni. E per voi cosa significa essere “fico”?

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