Correte subito a casa e verificate con quali luci state illuminando il vostro autentico Van Gogh.
Una squadra di scienziati europei (anche italiani) ha scoperto come mai alcuni pigmenti dei quadri del grande artista stanno cambiando colore: in particolare il giallo cromo sta scurendo assumendo una sfumatura marroncina.
(continua)
Giallo risolto
Correte subito a casa e verificate con quali luci state illuminando il vostro autentico Van Gogh.
Una squadra di scienziati europei (anche italiani) ha scoperto come mai alcuni pigmenti dei quadri del grande artista stanno cambiando colore: in particolare il giallo cromo sta scurendo assumendo una sfumatura marroncina.
La colpa è dell’illuminazione adottata nei musei: le luci a led sono troppo potenti ed emettono fotoni blu, la cui energia innesca una serie di reazioni chimiche che alterano il colore. Il problema è che Van Gogh (ma anche Paul Cézanne) usava un giallo troppo carico di solfati (un atomo centrale di zolfo è circondato da 4 atomi di ossigeno) e più zolfo è presente nel pigmento giallo, più sensibile alla luce diventa.
Le opere che lo contengono sono diverse, fra cui “Ritratto di Gauguin” e “I girasoli”. L’indagine è stata effettuata prelevando “briciole” di pigmento dalle opere per esporle alla luce di sincrotrone* presso il Laboratorio Europeo delle Radiazioni al Sincrotrone di Grenoble e presso il Deutsches Elektronen-Synchrotron di Amburgo. Il giallo cromo fu ottenuto per la prima volta dal chimico francese Louis Nicolas Vauquelin nel 1809 dal minerale crocoite.
* La luce di sincrotone è la radiazione emessa dagli elettroni quando accelerano fino ad una velocità prossima alla luce.
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