Si torna a parlare della centrale nucleare di Fukushima. Vi riassumo per punti la situazione e aggiungo qualche curiosità (anche il petrolio è radioattivo…).
– Nel marzo 2011 un terremoto danneggia la centrale nucleare di Fukushima: tonnellate di acqua radioattiva (contaminata da cesio 137, cesio 134 e altri) sono riversate nell’oceano. Secondo le previsioni nel 2014 l’acqua contamianta lambirà le coste della California ma in quel momento il carico radiottivo sarà ampiamente diluito e non ci sarà alcun pericolo. Lo afferma Erik van Sebille del Centro di ricerche sul cambiamento climatico dell'Università del Nuovo Galles del Sud…(continua)
Si torna a parlare della centarle nucleare di Fukushima. Vi riassumo per punti la situazione e aggiungo qualche curiosità (anche il petrolio è radiottivo…).
– Nel marzo 2011 un terremoto danneggia la centrale nucleare di Fukushima: tonnellate di acqua radioattiva (contaminata da cesio 137, cesio 134 e altri) sono riversate nell’oceano. Secondo le previsioni nel 2014 l’acqua contamianta lambirà le coste della California ma in quel momento il carico radiottivo sarà ampiamente diluito e non ci sarà alcun pericolo. Lo afferma Erik van Sebille del Centro di ricerche sul cambiamento climatico dell'Università del Nuovo Galles del Sud.
– Fa impressione leggere che fino ad oggi sono state versate nell’oceano da 20 a 40 miliardi di becquerel (Bq). Ma quanto vale 1 becquerel, un’unità di misura che è ben lontana dall’esperienza quotidiana? I becquerel indicano il numero di disintegrazioni al secondo. Affermare che nell’oceano si sono rovesciati 20 miliardi di Bq è come dire che in acqua si sono spezzati 20 miliardi di nuclei per secondo. Questo però non dice nulla sull’energia liberata (ogni nucleo ha i suoi valori) e che determinerà danni al dna della flora e della fuana: per scoprire se i pesci nasceranno con tre occhi e quattro code, non è sufficiente conoscere i becquerel.
– Ci vuole un’altra unità di misura: quella che quantifica il danno biologico, che è l’unica cosa che interessa davvero. Il danno delle radiazioni (ma anche i benefici) si misura in rem o in Sievert (Sv), che a sua volta indica l’energia (in joule) assorbita per ogni chilo di peso. Ad esempio: con una radiografia dal dentista, assorbiamo 0,1 millesimi di Sv, dall’ambiente ogni anno riceviamo 2 millesi di Sv mentre i lavoratori che giunsero per primi al reattore di Chernobyl morirono dopo un mese a causa dell’enorme dose ricevuta: 6 Sv.
– La radioattività di due pozze d’acqua in prossimità della centale misurata in agosto di quest’anno è stata di circa 1 decimo di Sv all’ora, una bella botta. In Italia gli operatori in campo nucleare hanno un limite di esposizione annuo di 20 millesimi di Sv, cioè mille volte meno.
– Quali saranno le conseguenze? Nessuno lo sa, nessuno osa proclamare certezze per il futuro.
– Una curiosità: il processo di estrazione delle fonti di energia non rinnovabili come carbone, petrolio e metano riversano nell’ambiente molta radiottività. Il motivo è semplice: il carbone contiene tracce di uranio, bario, torio e potassio, tutti elementi radioattivi che provengono dalle viscere della Terra.
– Sì il prezioso elemento di cui sono ricche le banane è un elemento radioattivo. Ogni banana trasferisce al nostro corpo 1 decimo di milionesimo di sievert e ha un’attività di 15 Bq (considerando un contenuto medio di 0,5 grammi di potassio)
– Petrolio e gas invece sgorgano in compagnia del radon, lo stesso gas radiottivo che serpeggia nelle nostre cantine e che l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come secondo fattore di rischio per il tumore al polmone.
– Secondo i dati dell’ente americano National Council on Radiation Protection and Measurements le persone che vivono in prossimità di siti di estrazione ricevono una dose di radiazione annua che è 100 più alta di quella che si riceve vivendo accanto a una centrale nucleare (intera e non incidentata, ovvio).
– In Europa esistono 185 centrali nucleari (fonte: www.euronuclear.org) e l’Italia è letteralmente circondata. (v. foto sotto)
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